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Il ‘Minimo’ comune multiplo

Collettiva nazionale di piccole/grandi opere

Inaugurazione lunedì 22 novembre 2021, ore 19,00

Il Museo Minimo, come è nel titolo della mostra in un gioco di parole, svolge il ruolo di elemento comune tra gli artisti partecipanti avendo tutti in permanenza le loro opere. Una piccola struttura ma che conserva una collezione di lavori in piccolo formato di artisti italiani e stranieri. In questa mostra si presenta una selezione solo nazionale, poi seguiranno, a breve, opere che sono giunte e arriveranno ancora da tutto il mondo. In questo circuito il formato dei lavori è sempre conforme all’A4 per un’agile spedizione ed una ordinata archiviazione. Gli artisti presenti sono: Tiziana Baracchi, Fiorenzo Barindelli, Lamberto Caravita, Carmela Corsitto, Maurizio Follin, Carlo Alberto Longaretti, Giosuè Marongiu, Paola Rivabene e Renato Sclaunich Un cenno particolare al ricordo tre artisti scomparsi di recente come Tiziana Baracchi, originale artista ed animatrice di innumerevoli iniziative , le ultime sotto il marchio “Ambasciata di Venezia”. Carlo Alberto Longaretti, artista spezzino, noto per i suoi delicatissimi ‘frammenti’. E poi Fiorenzo Barindelli che a Cesano Maderno, tra l’altro, ha raccolto 1000 artisti per una grande esposizione nel 2009 curata da Luciano Caramel. Il piccolo formato delle opere, molte vicine alla Mail-art ed al “Fluxus”, consentono a breve la creazione di un archivio specifico accanto a quello già esistente, presso il Museo Minimo, del francobollo e cartolina d’artista.

Autori: Tiziana Baracchi, Fiorenzo Barindelli, Lamberto Caravita, Carmela Corsitto, Maurizio Follin, Carlo Alberto Longaretti, Giosuè Marongiu, Paola Rivabene e Renato Sclaunich

Carolina Mantellini

"Relazioni"

FOTOGRAFIE DI ROBERTO SANCHEZ

Inaugurazione venerdi 24 settembre 2021, ore 18,00

L’esposizione sarà visitabile fino al 15 ottobre 2021

In un momento di faticosa uscita dall’emergenza virale che ha messo in crisi anche le attività culturali dei piccoli spazi espositivi, il Museo Minimo propone una mostra esplorativa, per sondare le modalità di ripresa di un flusso comunicativo. Non a caso il titolo della stessa è : “Relazioni”. Giusto quello che è stato difficile da mantenere negli scorsi mesi. L’evento si compone di due elementi: la presentazione del catalogo monografico dei lavori fotografici di Roberto Sanchez e la mostra delle sue più recenti opere. Il vernissage, come la fruizione dell’esposizione, seppur limitato a prenotazione e norme correnti, compenserà il pubblico con l’omaggio della copia del catalogo ricco di immagini ed interventi di storici e critici d’arte.

La Direzione

Le “Relazioni ” di Roberto Sanchez

Questa incursione di Roberto Sanchez nell’ambito della fotografia è l’occasione per sperimentare delle “relazioni”. Una ricerca di rapporti tra l’ esperienza pittorica e la fotografia intesa come elemento spiazzante, che indaga pilotata da una personalità apparentemente scissa da quella del pittore.

Col titolo ”relazioni” di questa serie di opere, Sanchez ha inteso sottolineare i rapporti che si possono instaurare tra elementi, seppur eterogenei ed ambiguamente dimensionati, in un luogo improbabile.

Accostamenti studiati o lasciati a suggestioni istintive con un punto fermo: la presenza dell’autocitazione dell’elemento pittorico come risonanza . Relazioni pericolose per la violenza, seppur camuffata da contrappunti formali, della simbologia di cui gli oggetti ( a volte volutamente kitsch) sono caricati in un ambiente di citazione metafisica ma, di fatto, più simile ad un tetrapak virtuale .Un dualismo dell’io che può essere critico ed instabile o prefigurare sbocchi imprevedibili e fruttuosi. Con questa esperienza l’artista cerca di sottolineare come il passare da un mezzo espressivo ad un altro può essere un salto di paradigma creativo e di riflessione prospettica, l’altra faccia di un Giano bifronte. Si immerge in uno spazio “figurativo”dove si creano molteplici rapporti tra gli oggetti rappresentati, dove l’opera è una presenza, un attore tra i tanti, una voce in un coro. Un po’ come il monolito di Kubrick spettatore-attore in una realtà costruita ma dove l’artefice determina solo una parte dei rimandi e dei significati: infatti gli oggetti, nel loro relativo dispiegarsi, si caricano di simbologie che lo stesso costruttore della rappresentazione deve per gran parte ancora sviscerare e che quindi chiama lo spettatore ad aiutarlo in questa scoperta. Si tratta, infine, di una licenza dal percorso rigorosamente non figurativo di Sanchez pittore, per vivere una dimensione di verosimiglianza fotografica dove, però, viene a riprodursi quella scomposizione-ricomposizione tra elementi rappresentativa di ogni realtà fenomenica, caratteristica delle recenti opere pittoriche.

Carolina Mantellini

“Oltre il Velo”

Omaggio a Raimondo di Sangro a 250 anni dalla scomparsa

Inaugurazione martedì 11 maggio 2021 sino al 30 giugno 2021

L’evento si articola in una Mostra fotografica: “la Cappella Sansevero nelle lastre di Umberto Santamaria Amato” corredata dalla presentazione del libro “Oltre il velo”di Elviro Langella

La Mostra fotografica sarà introdotta dal personale omaggio di Roberto Sanchez, direttore del “Museo Minimo” di Napoli, con un’opera dedicata al tema trattato.

La galleria delle foto al bromuro d’argento ortocromatiche, restituisce plasticamente lo stato delle sculture e degli arredi plastici della Cappella gentilizia, oggi rinata all’originale splendore, nel drammatico frangente dell’immediato secondo dopoguerra.

Presentazione del libro omonimo che accompagna la mostra.

L’autore del libro, Elviro Langella, oltre ad offrire un’aggiornata esegesi sulla scorta delle sue precedenti pubblicazioni in merito – editate da Tullio Pironti, Ippogrifo editore, Emis Jackson, dalla rivista “Opus Minimum” – getta nuova luce tra l’altro, su un tema di innegabile attualità. Sul prezioso contributo portato alla scienza medica di Raimondo di Sangro con la sua ricerca sul sistema circolatorio, condotta proprio nella tragica congiuntura della terribile epidemia del 1764, che falcidiò a Napoli circa quarantamila morti; duecentomila nell'intero Regno di Napoli

Autore: Fotografie di Umberto Santamaria Amato

Data vernissage: martedì 11 maggio 2021

Chiusura mostra: 30 giugno 2021

A cura di: Roberto Sanchez